Lo Smart Working resterà nelle nostre vite? ?

Lo Smart Working resterà nelle nostre vite? ?

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Da fenomeno di nicchia a fenomeno di massa a portata di click.

E’ sicuramente il cambiamento epocale, dal punto di vista lavorativo, che l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da corona virus ha portato in questi primi mesi del 2020.

Stiamo parlando del lavoro agile o smart working che ha costretto migliaia di lavoratori a reinventare le proprie abitudini per continuare a restare legata alla realtà lavorativa e proseguire nella produzione.

Un fenomeno vero e proprio, a tratti rivoluzionario che ha colpito praticamente tutto lo stivale, anche se con percentuali più alte al Nord Italia, che nel complesso ha portato ad aumentare di circa il 70% il numero di lavoratori connessi da casa.

Qualcuno era maggiormente pronto altri si sono dovuti quasi improvvisare palesando il ritardo in questo settore dove sono in minoranza le aziende che hanno investito nella formazione dei propri dipendenti o nelle strumentazioni adatte. Quel che sembra certo è che la strada intrapresa possa tornare utile per ridisegnare diversi aspetti dell’attuale mondo lavorativo. Per farlo si dovrebbero seguire alcune importanti linee guida.

Proviamo ad elaborarne alcune.

1 – Stabilire i confini tra vita privata e lavoro

Concentrarsi negli orari di lavoro e staccare completamente nelle pause per dedicarsi alla famiglia e ai figli. Altra soluzione, se i bambini sono piccoli, è alternarsi con il partner.

2- Interazione umana

Nella seconda fase della pandemia, sarà necessario soddisfare il bisogno di appartenenza ricreando le relazioni sociali della nostra quotidianità. Come?  Preferendo le videocall alle chat di gruppo, confrontandosi con i colleghi, organizzando pranzi di lavoro in webcam, condividendo leggerezza e affetto.

3- Non procrastinare

Non rimandare tutto a “quando torneremo alla normalità”, approfitta di questo tempo che ti è stato concesso per trovare una continuità con i tuoi impegni, sfruttando strumenti e tecnologie a tua disposizione. Le aziende potrebbero proporre ai propri dipendenti la partecipazione a workshop, eventi e seminari online.

4-Benessere fisico

Non solo fitness a giorni alternati per mantenersi in forma, ma prestare attenzione alla luminosità e aerazione della stanza per creare un ambiente di lavoro confortevole, migliorare l’umore e le prestazioni. Le aziende potrebbero offrire dei corsi di yoga in modalità e – learning ai dipendenti per conciliare benessere fisico e mentale.

5- Post Covid-19

è la fase più temuta, a cui le aziende dovrebbero prepararsi con una buona analisi sul “come è stata gestita l’emergenza e quale è stato l’impatto della nostra flessibilità aziendale”, per poi avviarsi ad una riprogettazione dello smartworking. Obiettivo? Strutturare il lavoro agile per la normalità e non solo per l’applicazione in situazioni eccezionali.

La via di mezzo che soddisferebbe tutte le esigenze: l’ideale sarebbe alternare giorni di lavoro in sede con giorni di lavoro agile.

Può essere la strada del futuro?

Possibile ma dovrà confrontarsi con la voglia di riconquistare quello che si faceva prima, i rapporti interpersonali ed il contatto interpersonale, quanto meno visivo, che si creava nei posti di lavoro. Probabilmente resterà, per molte aziende, una delle soluzioni che da qui in avanti si farà maggiormente riferimento sia per abbattere i costi sia per favorire la possibilità di alleggerire il carico e la pressione ai propri dipendenti che da casa avranno, senza perdere di vista la realizzazione della propria mission lavorativa, di staccare e ricaricarsi le volte che sarà possibile e ne sentiranno l’esigenza.